Aria condizionata: maneggiare con cura

Aria condizionata: un aiuto o un nemico?

Con il caldo estivo e le temperature che salgono vertiginosamente verso i 40 gradi, risulta istintivo ricorrere all’aria condizionata ed abbassare la temperatura del luogo in cui ci troviamo, perché ci doni un pò di refrigerio.

Ma cosa accade al nostro corpo, quando le temperature sono regolate troppo basse o quando lo split è direzionato su di noi per lungo tempo?

Accade che si possa essere soggetti a mal di gola, mal di ossa e articolazioni.

Ma se è capitato tutto questo, non è certo colpa dell’aria condizionata, ma del cattivo utilizzo che ne facciamo.

Cerchiamo allora di capire dove sbagliamo e migliorare l’uso di questo prezioso apparecchio.

Se si soffre di allergie ai pollini, per esempio, l’utilizzo dell’aria condizionata è la migliore soluzione per stare freschi e tenere lontano ciò che ci provoca fastidio.

Ma se diversamente si è allergici ad acari o muffe, il condizionatore, provocando un accumulo di polvere, potrebbe scatenare una crisi allergica. Come rimediare? Semplice! Con una pulizia periodica e meticolosa dei filtri.

Se per esempio si soffre di reumatismi, non si incolpi l’aria condizionata se il dolore aumenta, ma lo sbalzo di temperatura cui siamo soggetti quando decidiamo di regolare il termostato troppo in basso rispetto alla temperatura esterna. Alcuni apparecchi, infatti, sono programmati per raggiungere la temperatura richiesta e poi spegnersi, riaccendendosi solo se questa aumenta. Ma se i gradi regolati sono troppo inferiori rispetto a quelli esterni, il condizionatore non farà altro che riattivarsi di continuo provocando  sbalzi di temperatura che accentuano questi dolori. Anche entrare ed uscire da una stanza troppo climatizzata  porta alle medesime conseguenze. È bene quindi, in questi casi, procurarsi una giacca da tenere sempre con sé ed indossarla quando si entra in un posto con aria condizionata.

Alcuni potrebbero riscontrare secchezza agli occhi o congiuntiviti.  I nostri occhi sono molto delicati e per questo se soggetti ad aria condizionata troppo fredda o in assenza totale di umidità, possono arrossarsi. Per tali soggetti è quindi utile l’utilizzo di lacrime artificiali e  colliri, senza dimenticare di impostare correttamente il tasso di umidità del vostro apparecchio, che non deve mai essere inferiore al 65%.

Infine, un ultimo consiglio, va a quanti soffrono il caldo nelle ore del sonno e decidono di usare l’aria condizionata nel corso della notte. Anche in questo caso è bene prestare attenzione, perché dormire tutta la notte con il condizionatore acceso può causare cefalee, dolori alle tempie e male alle orecchie. Per quanto sia possibile risolvere questi problemi ricorrendo ad un antinfiammatorio, è sempre bene rinfrescare la stanza prima di addormentarsi e spegnere l’apparecchio quando si è a letto.

Posizionare il condizionatore: non è sempre consentito

Si è molto parlato, nel momento in cui si decide di posizionare un condizionatore, di dove collocare lo split e del modo più corretto di far girare l’aria fresca all’interno degli ambienti, che siano domestici o d’ufficio. Ma ben poco, talvolta, si tiene conto di ciò che è permesso o meno per le unità esterne.

Posizionare il condizionatore non è sempre consentito, soprattutto quando va ad influire su quelle zone esterne all’appartamento stesso, di cui tuttavia si deve tenere conto.

Il regolamento di condominio e le norme del codice civile, disciplinano fra le altre questioni, anche dove ed in quali modalità è possibile posizionare il condizionatore affinché siano rispettate le norme sul decoro architettonico, sulle proprietà e sulle distanze minime rispetto agli altri appartamenti.

Innanzitutto è bene dire che l’unità esterna non deve per forza di cose essere montata in corrispondenza dello split interno, ma può essere collocata anche più in basso o più in alto a seconda delle esigenze e dei dati tecnici riportati sul manuale del condizionatore. È quindi importante che questa operazione sia svolta da personale qualificato affinché il funzionamento e la correttezza del punto dove posizionare il condizionatore sia certa.

Si consiglia di non montare la parte esterna del condizionatore in un ambiente chiuso, in vicinanza di fonti incendiabili, in spazi piccoli in cui le ventole possono generare rimbombi ed amplificazioni del rumore.

Ma oltre a questi dati basilari, esistono vincoli, che nel posizionare il condizionatore, dobbiamo aver presenti. Per esempio  non si può installare un’unità esterna nello spazio di un balcone confinante con il nostro. E questo perché, secondo la giurisprudenza, i balconi, ivi compresi quelli che sporgono dalla facciata del condominio, appartengono interamente al proprietario del relativo appartamento.  Se anche, tuttavia, il proprietario stesso decidesse di posizionare il condizionatore sul proprio balcone, nella zona subito sottostante o soprastante, dovrebbe sempre calcolare le distanze dal vicinato e tener presente che il codice civile richiede una soglia minima di distanza di un metro e mezzo fra un balcone e l’altro.

Se, infine, ci si trovasse nella situazione di dover istallare il condizionatore utilizzando una delle nicchie che si aprono sulla facciata del palazzo, si deve tener presente che, in qualità di proprietà comune, la facciata può essere sfruttata a fini personali purché “non se ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto”  A tal fine il condomino “può apportare a proprie spese le modificazioni necessarie per il miglior godimento della cosa”.

Sostituire il vecchio climatizzatore

La presenza di un condizionatore a casa è ormai diventata una necessità per quanti, con l’arrivo della bella stagione, soffrono l’eccessivo caldo. Ma cosa accade quando, dopo anni di eccellenti prestazioni, giunge il momento di sostituire il vecchio climatizzatore?

E cosa, quando, seppur funzionante, non troviamo più sul mercato il gas che ci occorre per ricaricarlo?

Niente panico, non occorre; sono cose che possono capitare. Soprattutto sostituire il vecchio climatizzatore, adesso, non è semplicemente una necessità del caso, ma anche un dovere.

Con il Regolamento (CE) 1005/2009 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 16 Settembre 2009, l’Europa ha infatti bandito il refrigerante R-22 presente in molti modelli di climatizzatore istallati prima del 2001.

Sostituire il vecchio climatizzatore è quindi una necessità? In questo caso si.

Il gas R-22, infatti,  una volta rilasciato nell’aria, rilascia, attraverso il contatto con i raggi ultravioletti del sole, cloro nella stratosfera. Il cloro reagisce con l’ozono riducendone la quantità e questo causa un ulteriore assottigliarsi dello strato di ozono, permettendo ai raggi ultravioletti nocivi di raggiungere la superficie terrestre causando una serie di problemi ambientali e sanitari.

La norma che prevede l’eliminazione del R-22 avrà quindi ripercussioni su tutti i sistemi R-22 ancora in uso, portandovi a sostituire il vecchio climatizzatore con uno nuovo. Il cambio, ovviamente, non deve avvenire nell’immediato, ma sarà un processo per forza di cose graduale ed inesorabile dato che il gas sarà eliminato completamente dal mercato e gli impianti che ne facevano uso, pertanto, non potranno più essere mantenuti.

Ricordatevi che sostituire il vecchio climatizzatore, inoltre, non è un’operazione di poco conto. È sempre bene affidarsi a personale estremamente competente poiché effettuarla comporta avere maggiori nozioni tecniche della sola fase di montaggio. Si tratta non soltanto del semplice caso in cui si debba sostituire il vecchio climatizzatore e con esso tutte le tubature esistenti, ma anche nel caso in cui si vogliano lasciare le vecchie tubature per far funzionare il nuovo climatizzatore. In queste circostanze è necessario il lavaggio delle tubazioni con azoto e liquido apposito, per togliere i residui oleosi contenuti nel vecchio gas ed eventuali impurità.

In conclusione sostituire il vecchio climatizzatore rappresenta un vantaggio per tutti: in termini economici, ecologici e di comfort. I nuovi sistemi di climatizzazione infatti, grazie alle moderne tecnologie, risultano essere meno incisivi sulla bolletta, meno nocivi per l’ambiente, più silenziosi e più facilmente regolabili.

Meglio cambiare no?

Condizionatori Mitsubishi e ambiente

Migliorano il nostro stile di vita, ci aiutano ad affrontare il periodo di caldo in ogni ora della giornata, ci accompagnano in ogni stanza della nostra casa. E sono un esempio concreto  non solo di efficienza tecnologica ma, soprattutto negli ultimi anni, anche di efficienza energetica.  Parliamo dei condizionatori Mitsubishi. 

Stime dei passati anni hanno confermato che più del 50% dei consumi elettrici all’interno di un’abitazione si può attribuire agli elettrodomestici , e, così come i frigoriferi, i forni o le lavatrici, anche i condizionatori fanno parte di quella gamma di strumenti volta a facilitare la vita delle persone, ma con un forte impatto ambientale.

Per chi può essere considerato un leader all’interno del mercato di apparecchiature elettriche ed elettroniche, tale fattore non può non essere considerato.

Sulla base del decreto 2037/2000/CE che ha sancito il bando dei refrigeranti HCFC (R22) in forma vergine dal 1/1/2010, in caso di guasto di un condizionatore o anche solo di fuga di refrigerante, l’apparecchio deve essere sostituito. I condizionatori Mitsubishi non diventano quindi semplicemente una valida alternativa, ma anche una risposta immediata al problema ambientale.

Ciò perché l’azienda si prefigge obiettivi a medio e lungo termine in quest’ambito.

Innanzitutto grazie allo sviluppo di una nuova tecnologia che consente, in caso di sostituzione del vecchio elettrodomestico con un uno dei condizionatori Mitsubishi,  il riutilizzo della tubazione esistente, è possibile risparmiare sui tempi, sui costi di installazione, sul materiale nel massimo rispetto dell’ambiente. Inoltre sarà possibile godere sin da subito di innumerevoli benefici quali consumi elettrici ridotti, una migliore filtrazione dell’aria, minore impatto acustico e detrazioni fiscali.

Ma l’impegno per l’ambiente che l’utilizzo dei condizionatori Mitsubishi comporta non finisce qui.

Con il  motto “Changes for the Better”, l’azienda, è alla ricerca di continui miglioramenti e modifiche per le proprie apparecchiature, in grado di rispettare sempre al meglio l’ambiente.

Ecco perché i condizionatori Mitsubishi, come ogni altro prodotto dell’azienda, sono inseriti all’interno di un più grande contesto Eco Changes  per un domani sempre più verde: Environmental Vision 2021.

Tale programma si prefigge di raggiungere entro il 2021, data in cui cade il centenario della fondazione dell’azienda, risultati significativi in ambito ambientale, andando a contribuire in modo effettivo ed efficiente alla salvaguardia del pianeta Terra e della sua popolazione attraverso il raggiungimento di alcuni punti cardine:

• Creare una società basata sul riciclo

• Prevenire il riscaldamento globale

• Promuovere la coscienza ambientale

• Garantire l’armonia con la natura

Condizionatori in condominio. Cose da sapere prima dell’installazione

Non è un segreto che l’installazione di condizionatori in condominio possa rappresentare motivo di attrito per quanti abitino nel palazzo in questione. Eppure, di pari passo, è alto il numero delle abitazione private in cui viene istallato un condizionatore. Come rendere dunque conciliabili queste due realtà che sembrano così distanti l’una dall’altra? La risposta in verità è semplice! Riuscire ad ottenere dei condizionatori all’interno del condominio, infatti,  richiede la conoscenza e l’applicazione di alcune regole, nel rispetto degli altri condomini.

Condizionatori in condominio: la zona del condominio

Innanzitutto bisogna conoscere la zona del condominio interessato ed il regolamento vigente nel condominio stesso. La normativa, infatti, cambia, se l’istallazione dei condizionatori in condominio deve avvenire o meno in un’abitazione posizionata in una zona storica o di interesse storico, paesaggistico.  La legge di base prevede che l’installazione del condizionatore sia consentita ad ogni utente che ne faccia richiesta, lungo la parete perimetrale di sua pertinenza, senza necessariamente far domanda all’assemblea condominiale, purché non si tratti di un palazzo di interesse storico-artistico o il regolamento condominiale ponga divieti in tal senso.

In tali casi l’istallazione di condizionatori in condominio sarà possibile solo previa convocazione ed approvazione dell’assemblea condominiale e, ai sensi dell’art. 22 d.P.R. n. 380/2001, soggetta a segnalazione certificata di inizio di attività (S.C.I.A.) .

Condizionatori in condominio: l’estetica del palazzo

Un ulteriore punto da conoscere quando si decidere di istallare condizionatori in condominio riguarda l’estetica dell’edificio, vale a dire il rispetto ed il mantenimento di tutte quelle che sono le linee e le strutture che caratterizzano l’edificio stesso, senza andare ad interferire con la sua fisionomia di base.

 La violazione dell’estetica architettonica  viene quindi  a verificarsi ogni volta che si vanno a realizzare opere che cambiano l’aspetto originario del condominio, anche soltanto in singole unità o limitati elementi. Per tale motivo è importante sincerarsi, nell’istallare condizionatori in condominio, che il modello scelto sia conforme all’estetica del palazzo nelle dimensioni e nei colori.

Condizionatori in condominio: inquinamento acustico

È infine bene ricordare che l’istallazione di condizionatori in condominio non deve arrecare danni acustici ai vicini dell’appartamento. Ovviamente ogni condizionatore produce un certo quantitativo di rumore che, tuttavia, è tollerato e normale. Ma qualora le emissioni dell’apparecchio dovessero superare la normale soglia di tolleranza, cioè superiori ai tre decibel, andando ad arrecare disturbo ai vicini, questi potranno far ricorso ad un giudice che obblighi il proprietario del condizionatore all’insonorizzazione dell’apparecchio o, in casi più gravi, alla rimozione dello stesso.

Installazione condizionatori Roma. Perchè rivolgersi ai professionisti

L’assistenza nell’ambito dei condizionatori è importante: qualità ed efficienza devono essere lo scopo di quanti intervengono.

Il personale a disposizione, infatti, non deve semplicemente eseguire il lavoro di installazione, ma aiutare il cliente in tutte le fasi che riguardano la vita di un condizionatore: la scelta, l’adattamento del condizionatore all’ambiente che lo circonda, la messa in opera e la spiegazione del funzionamento del condizionatore o dell’impianto. I tecnici devono inoltre affiancare il cliente nelle prime fasi di accensione del nuovo condizionatore, nonostante l’estrema semplicità di utilizzo che esso possa avere, andando, per esempio, a regolare la temperatura in funzione della minore dispersione termica disponibile all’interno di un dato ambiente, ottenendo così  il clima più adeguato alle esigenze del cliente.

Alla domanda quindi : perché rivolgersi ai professionisti? Noi forniamo 3 buoni motivi!

Installazione condizionatori Roma. Perchè rivolgersi ai professionisti: l’assistenza a 360 gradi

L’assistenza all’utilizzo di un condizionatore non si ferma al semplice atto d’acquisto, ma segue passo passo ogni fase della messa in opera e del funzionamento del prodotto. Richiedere ed eseguire un’installazione dei condizionatori quindi, è importante, poiché viene offerto un servizio a 360 gradi, che va dalla manutenzione alla riparazione, garantendo serietà, competenza e rapidità di intervento, ottenendo così la massima soddisfazione del cliente.

Installazione condizionatori Roma. Perchè rivolgersi ai professionisti: i tecnici

Gli interventi del personale tecnico devono essere rapidi, precisi e soprattutto senza imprevisti. Il personale deve garantire professionalità e competenza. Chi fornisce servizi per l’installazione dei condizionatori, deve trovare insieme al cliente, il condizionatore ideale per l’ambiente prescelto e fornire l’assistenza di cui ha bisogno. Il servizio deve essere disponibile tutti i giorni dell’anno, compresi i giorni festivi. Un personale pronto  a soddisfare qualunque esigenza, rispondendo ad ogni domanda e problema del cliente.

Installazione condizionatori Roma. Perchè rivolgersi ai professionisti: la qualità del servizio

La garanzia di un’esperienza consolidata nel tempo, la capacità di saper rapportare il design del modello di condizionatore scelto all’ambiente che lo circonda e, una semplice e, nello stesso tempo,  avanzata tecnica di installazione e manutenzione, offrono un lavoro di alta qualità al cliente che lo sceglie.

 

Assistenza tecnica climatizzatori

Possono essere molteplici i problemi che un condizionatore può causare: scadenza della garanzia, mal funzionamento dell’impianto di raffreddamento e molto altro ancora. Ecco perché è necessario, in caso di bisogno, potersi rivolgere ad un’ assistenza tecnica climatizzatori  che sappia garantire, mediante l’impiego di tecnici con decennale esperienza, la definizione della soluzione più appropriata alle esigenze del cliente. Clima Project service si contraddistingue per la sua assistenza tecnica climatizzatori, poiché garantisce  l’impiego di tecnici esperti che seguono il cliente in tutte le fasi del processo, dalla definizione della soluzione più appropriata, all’assistenza durante i montaggi fino agli interventi di garanzia per eventuali disfunzioni.  Di seguito un breve elenco:

  • Carica refrigerante  – R407 – R410 – R32 – R422

L’assistenza tecnica climatizzatori, inoltre, studiato l’impianto o le sue singole parti, garantisce un intervento rapido e pratico, sia per i clienti del settore, sia per i  privati. All’interno di aziende o del singolo appartamento.  Questa filosofia lavorativa rappresenta per Clima Project un elemento fondamentale al fine di migliorare sempre più la propria assistenza tecnica climatizzatori  e permettere ad ogni cliente di godere a pieno del prodotto acquistato esattamente nel momento in cui intende farlo.

Perché scegliere un condizionatore per riscaldare casa

Perché scegliere un condizionatore per riscaldare casa. Il condizionatore nel riscaldamento domestico.

Perché scegliere un condizionatore per riscaldare casa. Quando acquistiamo una casa una delle nostre principali preoccupazioni è il tipo di impianto di riscaldamento installato nell’abitazione. Se compriamo un appartamento all’interno di una palazzina, quasi sicuramente faremo parte di un condominio e, come spesso capita, l’impianto di riscaldamento sarà centralizzato. Altre volte si può avere un riscaldamento autonomo “a irradiazione” (termosifoni) o con i condizionatori, che ci lascia decisamente più libertà di scelta permettendoci di gestirlo direttamente in base alle nostre necessità. Il numero di persone che scelgono i condizionatori d’aria per riscaldare (o raffreddare) la propria casa è in crescita, ma quali sono i principali motivi di tale scelta?

Perché scegliere un condizionatore per riscaldare casa.I motivi per scegliere il condizionatore in inverno.

Sempre più frequentemente si sceglie di installare in casa uno o più condizionatori. Questo metodo, di riscaldamento è indicato soprattutto se la casa è formata da ambienti abbastanza piccoli, essendo molto più rapido dei termosifoni. Installare un condizionatore è, in genere, più economico e provoca meno disagi in casa perché l’installazione non richiede quasi mai la rottura delle pareti, cosa necessaria nel caso dei termosifoni. Oltre a ciò, anche chi ha già in casa dei caloriferi tende ad integrarli con dei condizionatori per aumentare ulteriormente la temperatura e, nelle case con riscaldamento centralizzato, per avere più autonomia di scelta degli orari di accensione e spegnimento. Con gli incentivi per il risparmio energetico, molte persone stanno acquistando nuovi infissi più isolanti: questo fattore può rivelarsi un’arma a doppio taglio perché il maggior isolamento può produrre muffa sulle pareti. Per ovviare a questo problema ed evitare di ritrovarsi muri macchiati e aria poco salubre, i condizionatori più recenti funzionano anche da deumidificatori. Infine, l’ultima generazione di condizionatori raggiunge ormai elevati livelli di efficienza energetica, così da contenere anche i consumi.

Perché scegliere un condizionatore per riscaldare casa. La pulizia del condizionatore.

Anche se esistono dei tecnici per la manutenzione dei condizionatori, può essere utile conoscere alcune regole di base per effettuarne la pulizia da soli. Basterà togliere l’alimentazione elettrica e passare un panno umido sulla parte esterna e sul pannello interno. In caso di sporco persistente esistono detergenti specifici per i condizionatori. A questo punto si deve togliere il filtro antipolvere, aspirare lo sporco maggiore con l’aspirapolvere, lavarlo con sapone neutro e farlo asciugare all’aria. Prima di riposizionare il filtro è sempre meglio spruzzarvi uno spray igienizzante che serve anche ad eliminare cattivi odori. In alcuni condizionatori esiste perfino una funzione particolare, la smart-clean, che pulisce automaticamente i filtri e sanifica l’aria, evitandoci di dover eseguire tutte queste operazioni.

Condizionatori solo freddo o pompa di calore?

Condizionatori solo freddo. Ma non solo

Spesso le persone pensano che i condizionatori servano a rinfrescare o raffreddare la temperatura dell’ambiente nel quale sono installati. In realtà, non è così. Innanzitutto, i climatizzatori possono anche deumidificare la casa o il posto di lavoro, possono filtrare l’aria in ambienti in cui è difficoltoso il ricircolo e ottimizzare la distribuzione dell’aria nell’ambiente. E cosa molto importante, possono sia produrre aria calda che aria fredda. Dipende dalle nostre preferenze ed esigenze di climatizzazione, la scelta di condizionatori solo freddo oppure di quelli che producono anche aria calda, chiamati anche pompe di calore.

Condizionatori solo freddo. Conviene o no?

Quando si decide di installare un condizionatore, si deve valutare a cosa realmente ci serve, in che tipo di ambiente dobbiamo installarlo e quali sono i pro e i contro della nostra decisione. Così, di primo impatto, verrebbe da pensare che installare una pompa di calore sarebbe sempre e comunque la soluzione ideale, per avere un condizionatore in grado di rispondere ad ogni nostra esigenza di freddo, caldo, etc… , mentre il condizionatore solo freddo si può usare solo d’estate per rinfrescare la casa. In realtà non è così semplicistico. E’ sicuramente vero che la pompa di calore, con la sua tecnologia consente di invertire il flusso d’aria e di immettere aria calda, ma è anche vero che, ad esempio, in zone con clima molto rigido, la temperatura ambientale che si può raggiungere con l’uso della pompa di calore, richiederà una spesa molta alta di energia elettrica, oltre al fatto che il costo di una pompa è maggiore rispetto ai condizionatori solo freddo. A questo punto, fatte le dovute considerazioni, si potrà preferire, un impianto di riscaldamento più classico e l’installazione dei condizionatori solo freddo.

Condizionatori. Non sempre l’efficienza è di casa

Condizionatori, compagni della nostra quotidianità

I condizionatori fanno ormai parte della nostra vita quotidiana, sia d’inverno che d’estate. Immaginare le nostre case  o i nostri luoghi di lavoro senza i condizionatori, quei rettangoli un po’ bombati, in alto, sulle nostre pareti, è impensabile. Si sono trasformati quasi in oggetti di arredamento dei quali non possiamo più fare a meno. In realtà è così, quando fa freddo e quando fa caldo.  Ed è impensabile, oggi, acquistare un auto senza climatizzatore. E’ uno degli optional essenziali e vitali.

Condizionatori ed efficienza energetica

Sappiamo tutti che con alcuni accorgimenti possiamo ottenere il massimo dai nostri condizionatori in fatto di clima ideale e di contenimento degli sprechi energetici. Per esempio impostando la giusta temperatura da tenere nelle nostre abitazioni o sul luogo di lavoro, per risparmiare. Stando attenti all’uso delle impostazioni corrette, possiamo evitare inutili sprechi di energia. Il giusto uso dei condizionatori ci consente di risparmiare qualche soldo e di questi tempi potrebbe essere un’ottima boccata d’ossigeno. D’inverno regolare la temperatura, riducendola anche solo di due gradi, ad esempio da 22 gradi a  20 gradi, ci consente  di risparmiare dal 10% al 20% dell’energia necessaria per riscaldare la nostra abitazione, pensate oltre 130 euro all’anno. Oltre a regolare i condizionatori sui 20 gradi dobbiamo avere delle accortezze perché la casa resti calda senza disperdere calore. Tenere le finestre chiuse quando il climatizzatore è acceso, riscaldare gli ambienti abitati della casa chiudendo le porte delle stanze non utilizzate, usare  i paraspifferi, e quando possibile abbassando gli avvolgibili. Questi sono consigli basici e abbastanza noti. A volte, però, questi accorgimenti non bastano. Sono stati fatti degli studi che dimostrano che troppo spesso i condizionatori lavorano al di sotto dei livelli di efficienza energetica. Per quale motivo? Tra le cause possiamo annoverare una cattiva installazione e soprattutto l’uso di un refrigerante non idoneo. Quindi installare erroneamente i condotti di scarico comporta l’aumento dei consumi di energia e utilizzare un refrigerante non idoneo per l’impianto, non lo fa operare nel pieno delle sue potenzialità. Affidarsi a dei professionisti è sempre il consiglio migliore che possiamo darvi.