Sistema RMI Mitsubishi per la gestione, il monitoraggio e la manutenzione dei climatizzatori

Sistema RMI Mitsubishi, cos’è?

RMI è l’acronimo di Remote Monitoring Interface, ed è una piattaforma innovativa di Mitsubishi Electric. Questo sistema RMI ha diverse funzionalità ed è stato ideato interamente in Italia. Si basa sul Cloud Compunting, cioè un insieme di tecnologie avanzate grazie alle quali è possibile gestire, monitorare e mantenere gli impianti di climatizzazione, sia commerciali che residenziali. Perché è comodo? Perché dal tablet o dallo smartphone in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento è possibile impostare le modalità di funzionamento dell’impianto di climatizzazione posseduto, è possibile visualizzare il meteo geolocalizzato, ed è possibile monitorare più impianti in diverse località. Si tratta di una vera e propria gestione remota del climatizzatore d’aria o della pompa di calore.

Come funziona il sistema RMI Mitsubishi?

Attraverso la piattaforma Cloud Compunting è possibile controllare il condizionatore, regolarne la temperatura e il flusso d’aria, verificare se ci sono errori nel sistema di condizionatori. Scaricando l’applicazione su App per Smartphone o Tablet o via internet con area web dedicata, si può quindi gestire l’impianto di climatizzatore, di riscaldamento o di acqua calda da lontano. In questo

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modo si monitora lo stato del sistema di climatizzazione, aumenta l’efficienza operativa ed è possibile diagnosticare problemi o disservizi del sistema. Il sistema RMI Mitsubishi funziona anche per la gestione e la supervisione degli impianti centralizzati.

Sistema RMI Mitsubishi. A chi si rivolge?

Poiché ha molteplici funzionalità, il sistema RMI Mitsubishi può essere usato su tutti gli impianti di climatizzazione, dai condizionatori centralizzati a quelli per uso residenziale per finire addirittura a quelli dei grandi impianti. Sia la gestione di questo sistema che il monitoraggio dei condizionatori spetta all’utente finale, cioè al proprietario o all’amministratore o al manager o alle società di global o ancora agli installatori e ai manutentori. Tutti possono avere sul proprio smartphone o sul proprio tablet, l’app da usare con la programmazione settimanale, con la possibilità di analizzare anche graficamente l’impianto di climatizzazione in modo da poter intervenire immediatamente nel caso in cui ci siano problemi logistici da risolvere.

Deumidificatore condizionatore con sistema a soffio naturale

Deumidificatore condizionatore con sistema a soffio naturale

Deumidificatore condizionatore, cos’è? A quanti di noi è capitato di trovare la muffa a casa perché durante la stagione invernale teniamo tutte le finestre chiuse per il freddo, con la conseguenza che l’aria in casa non circola bene e si crea così quella fastidiosa muffa dovuta all’umidità? Credo che sia successo a tutti, soprattutto a chi vive in zone già particolarmente umide. Il deumidificatore condizionatore è un condizionatore che funge da deumidificatore poiché incide sui due fattori inscindibili che sono l’umidità e la temperatura della casa.

Deumidificatore condizionatore: in che modo agisce.

Nel periodo estivo, in una casa normale la temperatura dovrebbe aggirarsi intorno ai 26 gradi e l’umidità dovrebbe essere intorno al 50% affinché gli abitanti abbiano una condizione di benessere. Questo succede raramente, perché di solito l’umidità può essere più alta e si aggira intorno al 70% o più bassa raggiungendo il 10%. Questa percentuale più alta o più bassa non consente agli abitanti della casa di vivere in una condizione di benessere a causa delle temperature non stabili, perciò è bene utilizzare un deumidificatore climatizzatore che consente non solo di deumidificare l’ambiente, ma di

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raffreddare anche l’aria. Talvolta può succedere che il deumidificatore condizionatore abbassi troppo le temperature e quindi, ancora una volta, non si sarà raggiunto lo scopo necessario. La MITSUBISHI ELECTRIC, nostra partner, ha sviluppato un sistema dry computerizzato grazie al quale è possibile risparmiare energia rispetto agli altri deumidificatori condizionatori.

Deumidificatore condizionatore. Come si usa il sistema dry?

Si tratta di un deumidificatore condizionatore con un microprocessore che serve a impostare la temperatura della stanza e la durata dell’accensione del climatizzatore. Una volta impostati i parametri, il deumidificatore condizionatore stabilisce la velocità del flusso d’aria con gli intervalli di stop per ottimizzare la deumidificazione dell’ambiente abbassando la temperatura il meno possibile. Il deumidificatore condizionatore MITSUBISHI ELECTRIC del quale stiamo parlandosi chiama deumidificatore condizionatore con sistema a “soffio naturale”. Noi lo consigliamo a tutti.

 

Climatizzatori mitsubishi electric, la qualità a casa vostra

Climatizzatori Mitsubishi Electric vs la ventilazione naturale

I climatizzatori Mitsubishi Electric sono un connubio perfetto fra eleganza, per quanto riguarda il design, e la qualità. Molti di noi usano la ventilazione naturale, che consiste nell’aprire una finestra di casa per far cambiare l’aria d’inverno o per arieggiare il periodo estivo, ma non rimaniamo soddisfatti. Perché? Perché la ventilazione naturale di solito causa una dispersione del calore. Quante volte è capitato di avere un bel calduccio d’inverno e di aprire per cambiare l’aria viziata e una folata di vento annullava tutti i sacrifici del nostro termosifone? O d’estate, quando non c’è un filo

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di vento e quindi non riusciamo ad arieggiare bene la casa aumentando i rischi di comparsa di umidità sui muri, muffe e batteri che sono causa di allergie e malattie respiratorie, come la legionella? Oggigiorno, grazie all’isolamento termico della casa si avverte sempre di più la necessità di usare sistemi di ventilazione meccanica controllata.

Climatizzatori Mitsubishi Electric, ventilazione meccanica controllata

Climatizzatori Mitsubishi Electric: Lossnay VL100EU-5E
Climatizzatori Mitsubishi Electric: Lossnay VL100EU-5E

I climatizzatori Mitsubishi Electric sono i migliori ventilatori per ambienti residenziali poiché, grazie alla loro tecnologia, riescono a rinnovare aria con la massima silenziosità, hanno un notevole risparmio energetico e, infine, il design è moderno e compatto. I climatizzatori Mitsubishi Electric si dividono in diversi modelli. Il più nuovo è il Lossnay VL100EU-5E. È il nuovo climatizzatore che tratta l’aria esterna per gettarla all’interno della stanza dosando la quantità di ossigeno, controllando gli agenti inquinanti e contribuendo al controllo della temperatura e al livello di umidità dell’ambiente. Per adattarlo al nuovo design, spesso minimalista delle abitazioni di oggi, il climatizzatore Lossnay VL100EU-5E, ha un design elegante e raffinato grazie alla pannellatura di flat bianco lucido, inoltre è di piccole dimensioni, per cui non disturba il decoro della casa e non dà il minimo ingombro. Nonostante sia così piccolo, in realtà è un ottimo climatizzatore, come tutti i climatizzatori Mitsubishi Electric, poiché riesce a garantire il calore o il refrigerio in una stanza di 80 metri quadrati grazie al suo deflettore regolabile. Non fa rumore e riesce a depurare l’aria dalla polveri sottili con il suo filtro ad alta efficienza in classe G3 con il minimo consumo.

Si evince che i climatizzatori Mitsubishi Electric sono degli impianti di areazione ottimi in termini di prezzo/qualità. Io li ho già comprati. E Voi?

 

Impianti di condizionamento centralizzati, protocollo di Kyoto

Impianti di condizionamento centralizzati, protocollo di Kyoto

Gli impianti di condizionamento centralizzati devono seguire le direttive del protocollo di Kyoto. Queste direttive devono essere osservate sia dalle case produttrici di macchine di condizionamento sia dai tecnici installatori. Prima del 1° Gennaio 2013 l’utente poteva scegliere se acquistare un climatizzatore inverter o acquistarne uno on/off. Dal 1° Gennaio 2013, con l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, le case di condizionamento possono vendere entrambi i climatizzatori fino ad esaurimento scorte del condizionatore on/off. Al suo esaurimento, infatti, sono costretti a vendere i climatizzatori inverter. Questo perché i climatizzatori inverter adattano i loro cicli di lavoro in base al carico termico (per il funzionamento leggere l’articolo “Climatizzatore inverter, come scegliere”) risparmiando parecchia energia elettrica. Gli impianti di condizionamento centralizzati sono montanti da esperti tecnici installatori. Anche questi ultimi devono seguire le direttive del protocollo di Kyoto, motivo per cui hanno dovuto conseguire un patentino da frigorista secondo il Regolamento europeo 303/08 che ne attesti le competenze per l’installazione e la capacità di saper fare la manutenzione su tali impianti.

Impianti di condizionamento centralizzati, climatizzazione estiva e invernale.

Dopo una prima abrogazione della legge che prevedeva l’uso indiscriminato di condizionatori on/off o di climatizzatori inverter, è stata varata una seconda legge riguardante gli impianti di condizionamento centralizzati. Questa nuova legge fa parte del protocollo di Kyoto e serve a ridurre la spesa energetica degli edifici, causata dall’uso di impianti di condizionamento non centralizzati, e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale a causa dell’inquinamento causato da questi impianti. È risaputo che nei condomini la presenza di impianti di condizionamento centralizzati consente la possibilità di controllare in modo preciso i tempi di accensione e di spegnimento degli impianti e che quest’ultime variano in base alla regione di riferimento. Gli impianti di condizionamento centralizzati per la climatizzazione estiva, invece, non hanno lo stesso obbligo. Questo perché inizialmente questo genere di impianti veniva utilizzato solo negli

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edifici pubblici o commerciali. Adesso, a causa dell’inquinamento atmosferico e delle elevate temperature raggiunte nel periodo estivo, anche molti condomini o abitazioni singole hanno deciso di usare gli impianti di condizionamento centralizzati, ma non vi è ancora nessuna normativa vigente che ne disciplini l’uso.

Climatizzazione centralizzata nelle grandi strutture

Climatizzazione centralizzata nelle grandi strutture

La climatizzazione centralizzata in

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un condominio o nelle strutture alberghiere si sta diffondendo sempre di più e riguarda sia gli impianti di riscaldamento che i climatizzatori refrigeranti. Con tutti i lavori di ristrutturazione effettuati in questi anni si è diffuso l’uso dell’installazione della climatizzazione centralizzata nella singola unità abitativa. Questo sistema di climatizzazione centralizzata è composta da impianti a split canalizzati costituiti dal climatizzatore e dalle canalizzazioni dei bocchettoni di fuoriuscita dell’aria. Come abbiamo detto più volte, un climatizzatore è formato da due unità, l’unità esterna e l’unità interna. L’unità esterna, così chiamata perché di solito si trova fuori dall’abitazione, produce l’energia termica necessaria a raffreddare o a riscaldare la batteria dell’unità interna.

Climatizzazione Centralizzata: bocchettone
Climatizzazione Centralizzata: bocchettone

L’aria, sia calda che fredda, imbrigliata nell’unità interna esce e riscalda o raffredda la casa grazie a dei bocchettoni che climatizzano i vari ambienti. Nella climatizzazione centralizzata nelle grandi strutture ma relativa alla singola unità abitativa, l’unità interna è nascosta nel controsoffitto dotato di una botola per facilitare la manutenzione di tale unità. Anche le canalizzazioni sono nascoste nel controsoffitto e di solito si trovano nelle aree comuni o nei corridoi. I bocchettoni si dividono in bocchettoni di mandata dell’aria e di solito si trovano sopra alle porte, e in bocchettoni di ripresa. I bocchettoni di ripresa possono essere installati solo vicino all’unità interna del condizionatore, in tal caso devono essere posizionati in alto, oppure possono essere installati in ogni singolo ambiente, in questo caso devono essere posizionati in basso in prossimità del pavimento. Questo perché l’aria calda tende a salire perché più pesante rispetto all’aria fredda. Se i bocchettoni si trovano sul soffitto l’aria calda non scenderà mai verso il basso e questo altererà la climatizzazione del locale.

Climatizzazione centralizzata, vantaggi e svantaggi.

La climatizzazione centralizzata ha dei pro e dei contro. Tra i vantaggi salta subito all’occhio che un impianto del genere non ingombra l’ambiente poiché il climatizzatore è incastonato nel controsoffitto, inoltre non è di forte impatto estetico perché le bocchette o le griglie di areazione sono diverse e di molti modelli, per cui si adattano facilmente agli arredamenti interni del locale. Lo svantaggio della climatizzazione centralizzata è che, anche se l’unità interna è posta in una singola unità abitativa dell’edificio, l’impianto lavorerà su tutta l’abitazione comportando uno spreco di energia.

 

 

Efficienza energetica dei condizionatori

Efficienza energetica dei condizionatori: Regolamento 626/2011 EU

L’efficienza energetica dei condizionatori d’aria è stata ricalcolata in base delle nuove misurazioni come stabilito dal Regolamento 626/2011 EU. I punti cardini del Regolamento sono cinque e recitano così. I numeri di riferimento delle misure e dei calcoli del primo punto riguardano le norme armonizzate e hanno come riferimento i numeri pubblicati dalla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, perché hanno un ristretto margine di incertezza. Il secondo punto determina il Consumo Energetico Stagionale. Quest’ultimo ha degli indici diversi che riguardano l’Efficienza Energetica dei condizionatori Stagionale, detta SEER, e il Coefficiente di Prestazione Stagionale, detto SCOP (ne parleremo in un altro articolo dato la complessità dell’argomento). Secondo il terzo punto del regolamento, se le informazioni su un modello specifico che consta di unità interna ed esterna sono delle informazioni ottenute da calcoli fondati sulla progettazione e/o estrapolazione di altre combinazioni di diverse unità da quella reale, la documentazione con i calcoli deve risultare nella documentazione del condizionatore che si sta montando. Il punto quarto riguarda il coefficiente di efficienza energetica dei condizionatori (EER) che, assieme al coefficiente di rendimento (COP), deve essere stabilito alle condizioni standard che è possibile leggere nella tabella sottostante. Infine, il punto quinto l’energia elettrica usata per il riscaldamento o il raffreddamento deve essere calcolata tenendo in considerazione tutta l’energia elettrica dell’abitazione.

Efficienza energetica dei condizionatori: tabella

Classi di Efficienza Energetica SEER e SCOP
per Split e MultiSplit Raffreddati ad Aria

Raffrescamento

Classe di Efficienza Energetica

Riscaldamento

SEER ≥ 8,50

A+++

SCOP ≥ 5,10

6,10 ≤ SEER < 8,50

A++

A++

4,60 ≤ SCOP < 5,10

5,60 ≤ SEER < 6,10

A+

A+

A+

4,00 ≤ SCOP < 4,60

5,10 ≥ SEER < 5,60

A

A

A

3,40 ≤ SCOP < 4,00

4,60 ≤ SEER < 5,10

B

B

B

3,10 ≤ SCOP < 3,40

4,10 ≤ SEER < 4,60

C

C

C

2,80 ≤ SCOP < 3,10

3,60 ≤ SEER < 4,10

D

D

D

2,50 ≤ SCOP < 2,80

3,10 ≤ SEER < 3,60

E

E

2,20 ≤ SCOP < 2,50

2,60 ≤ SEER < 3,10

F

1,90 ≤ SCOP < 2,20

SEER < 2,60

SCOP < 1,90 (G)

Secondo questa tabella, più i valori di SEER e SCOP sono alti, più l’unità di condizionamento dell’aria è efficiente.

 

Installazione del condizionatore

Installazione del condizionatore, tipologie.

L’installazione del condizionatore ha diverse varianti. Il climatizzatore consta di due unità, un’unità interna e una esterna. Quella esterna è installata sempre nella stessa posizione, mentre l’unità interna varia. In base alla scelta del compratore il condizionatore può essere installato a parete, per cui l’unità interna si trova nella parte alta della parete. Se l’installazione del condizionatore a parete è nella stanza da letto, è consigliabile istallarlo ai piedi del letto e non sulla capezzale del letto per evitare il rischio di malattie polmonari, come la legionella. L’installazione del condizionatore può essere al pavimento, in tal caso, se è installato in camere come il salone o la sala da pranzo sarà bene porlo lontano da divani o dal tavolo, per evitare che il getto disturbi i commensali o dia fastidio mentre si è comodamente distesi sul divano a guardare un film. Un altro tipo di installazione è sospeso al soffitto. Installando il condizionatore al soffitto bisogna stare attenti che il getto d’aria non punti in faccia o sul petto di chi ne usufruisce. Infine c’è l’installazione del condizionatore da incasso o canalizzabile ad incasso. Questo tipo di installazione è una delle migliori soluzioni poiché il condizionatore è installato proprio all’interno del muro sul soffitto e il flusso d’aria, sia fredda che calda, si diffonde in più direzioni in qualsiasi stanza sia installato.

Installazione del condizionatore, importanza dell’installatore

Spesso un buon climatizzatore risulta essere scadente perché il servizio di installazione non è dei migliori. Cosa succede se il condizionatore non è ben installato? Se l’installazione del condizionatore non è perfetta, il climatizzatore subirà una perdita parziale o totale del gas dal circuito. Questo comporta uno spreco in termini economici e un cattivo raffreddamento o riscaldamento dell’ambiente. I nostri tecnici sono tutti installatori esperti,

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con esperienza pluriennale e, dopo l’installazione del climatizzatore, sarà compito nostro redigere e consegnare il registro d’impianto conforme al DPR 15 Febbraio 2006 n. 147 – Regolamento

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(CE) n. 842/2006. Si evince che un bravo installatore è fondamentale per il buon funzionamento del condizionatore.

Climatizzatore inverter, come scegliere

Climatizzatore inverter, cos’è.

Il climatizzatore inverter è un tipo di climatizzatore sempre più usato che si differenzia da quello on-off. Questa distinzione dipende dall’alimentazione e dal funzionamento. Il climatizzatore on-off è quello che si trova di solito nelle abitazioni, mentre quello ad inverter negli uffici o nei centri commerciali. Perché? Perché il costo del condizionatore è diverso e la spesa è giustificata solo se può essere ammortizzata nel tempo. Per chiarire bene il costo e il relativo ammortamento sarà bene spiegare qual è la differenza fra i due climatizzatori e il loro impiego.

Climatizzatore inverter, funzionamento.

Il climatizzatore on-off, anche se ha una tecnologia poco costosa e molto semplice, ha un consumo molto elevato. Questo dipende dal fatto che il compressore, appena acceso, usa la massima potenza, anche se non serve, fin quando la pompa di calore non raggiunge la temperatura desiderata. Invece, il climatizzatore inverter ha una tecnologia detta “modulante”, grazie a un dispositivo elettronico che “modula” i giri del compressore. Quest’ultimo si serve solo della potenza necessaria per raggiungere la temperatura desiderata. Cioè, il compressore del climatizzatore inverter all’inizio ha una potenza massima che diminuisce gradualmente fino a quando non raggiunge il valore stabilito precedentemente e poi mantiene il minimo per assicurare che la temperatura rimanga stabile.

Climatizzatore inverter, impiego.

Ecco spiegato perché nei locali usati per attività commerciali di solito si predilige un climatizzatore inverter. È ovvio che anche nelle abitazioni, chi usa la pompa di calore per molte ore, per esempio chi è solito dormire con il condizionatore acceso, risparmierebbe comprando un climatizzatore ad inverter, anche se il costo effettivo del condizionatore è superiore a quello on-off, poiché il costo è ammortizzato nel tempo. Viceversa, per chi usa la pompa di calore poche ore al giorno, è consigliato l’acquisto di un climatizzatore on-off.

Pompe di calore vs condizionatori solo freddo

Pompe di calore vs condizionatori solo freddo.

Le pompe di calore appartengono alla famiglia dei condizionatori. Gli altri componenti

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sono i “condizionatori solo freddo”. Questi ultimi servono solo a raffreddare, come suggerisce il nome, l’aria in estate. Oggi si spiegherà il funzionamento e i diversi tipi di pompe di calore. Alcuni esempi di pompe di calore sono le pompe a compressione di gas, ad assorbimento, a cambiamento di fase, a effetto Peltier, a scambio geotermico e Vortex, detto anche tubo di Ranque-Hilsch. Quello che accomuna queste pompe di calore è la valvola reversibile che consente di cambiare il fluido refrigerante del condizionatore. Grazie a questa valvola è possibile estrarre l’aria fredda di un ambiente e trasformarla in aria calda in inverno o, viceversa, trasformare l’aria calda di un ambiente in aria fredda d’estate.

Pompe di calore, funzionamento.

La pompa di calore tramite un compressore crea la differenza di pressione che permette la trasformazione dell’aria da fredda a calda e viceversa. In che modo? Il compressore aspira e convoglia l’aria all’esterno nell’evaporatore, qui il fluido che evapora assorbe il calore, lo comprime e lo spinge all’interno del condensatore. Dopo il condensatore attraversa la valvola di laminazione, ritorna liquido/vapore, cambia stato e fuoriesce come aria calda. In giornate di freddo, una pompa di calore con il motore montato all’interno dell’abitazione scalderà di più di una con il motore montato all’esterno.

Pompe di calore, tipi.

Ci sono due tipi di pompe di calore: la pompa di calore con impianto a tutt’aria e quella con impianto ad aria-acqua. La pompa di calore a tutt’aria è quella più comune. Questa estrae il calore dall’aria e lo riversa all’interno o all’esterno di un locale, in base alla stagione. La pompa di calore a impianto ad aria-acqua non è molto usata e si trova soprattutto in luoghi che hanno la distribuzione idronica del calore.

Climatizzatore monosplit vs climatizzatore multisplit

Climatizzatore monosplit e multisplit. Quali sono le differenze

Oggigiorno esistono migliaia di climatizzatori.  Vediamo quali sono le differenze fra climatizzatore monosplit e climatizzatore multisplit; le due tipologie di condizionatore, infatti, hanno anche dei costi molto diversi, quindi è bene conoscere a fondo cosa si sta acquistando e quali sono i pro e i contro delle due tipologie di climatizzatore.

Il climatizzatore monosplit è così chiamato perchè ha una sola unità esterna, alla quale corrisponde obbligatoriamente una e una sola un’unità interna. Il climatizzatore multisplit, invece, può collegare un’unità esterna a più unità interne, fino ad un massimo di nove. I climatizzatori multisplit si differenziano in base al numero di unità interne che possiamo collegare all’unità esterna. Dual, quando il numero di unità massime è due, Trial, quando sono tre, Quadrial, quando sono quattro e multisplit quando le unità interne vanno da cinque a nove. Tutte le unità interne raffreddano o riscaldano l’ambiente contemporaneamente e possono essere spente o accese da un telecomando funzionante con l’unità interna. Proprio perché tutte le unità possono funzionare contemporaneamente, di solito questo tipo di condizionatore è usato in uffici e negozi, anche se oggi il suo uso si è allargato alle abitazioni private.

Climatizzatore monosplit vs multisplit, quale acquistare

Di recente, molti acquirenti pensano che l’acquisto di un il climatizzatore monosplit non sia la scelta più giusta e hanno rivolto le loro preferenze a favore del multisplit; questo tipo di condizionatore necessita dell’impianto di un solo motore all’esterno dell’abitazione, al quale si possono agganciare tutte le unità interne poste in diverse stanze. Perciò un acquirente poco attento crede di risparmiare sui consumi e anche sullo spazio. Ma attenzione, perché questa è un’idea comune sbagliata. Infatti, il costo dell’acquisto di un multisplit è superiore rispetto al climatizzatore a due macchine monosplit. Poi, è vero che c’è un solo motore, ma è molto più grande rispetto a un climatizzatore monosplit e  questo comporta un assorbimento maggiore anche se decidiamo di accendere solo uno split. Infine, anche l’istallazione di un condizionatore multisplit è più cara di un monosplit.

Possiamo consigliare, un’attenta valutazione sulla tipologia di condizionatore da installare nella vostra abitazione, indicativamente possiamo dire che il climatizzatore multisplit è una buona scelta e trova un largo consumo in ambiti commerciali con evidenti risparmi; per quanto riguarda le abitazioni private consigliamo invece di acquistare un climatizzatore monosplit.