Condizionatori Airwell, l’innovazione dei condizionatori

Condizionatori Airwell, la loro innovazione

Condizionatori Airwell. La costante attenzione allo sviluppo e all’innovazione del suo know-how originario accrebbe ancor di più la notorietà internazionale degli Airwell. Già pioniere negli anni 50 con i suoi condizionatori d’aria che potevano essere posizionati sulle finestre delle abitazioni, nel 1970 Airwell lanciò i condizionatori d’aria split, diventando così il primissimo produttore europeo di questo tipo di dispositivo. Con il passare dei decenni, Airwell aggiunse funzioni senza precedenti per una maggiore praticità e discrezione: unità a parete con telecomando integrato, ventilatori a flusso tangenziale  high-tech e compressori rotativi più silenziosi ed efficienti in termini di consumo energetico.

I condizionatori Airwell sono praticamente privi di correnti, in quanto distribuiscono l’aria in modo sottile e uniforme in tutta la stanza e a malapena ci si accorge che sono lì perché sono silenziosi come un sussurro. Con “silenzioso come un sussurro”, si intende che, in condizioni di uso normale, un’unità interna Airwell inverter crea livelli di rumore più bassi rispetto alla media del computer o di un sussurro umano.

Condizionatori Airwell, tecnica inverter DC

Rispetto ad un sistema a velocità fissa tradizionale, la tecnologia Inverter DC rappresenta un risparmio energetico del 30% (Classe A). Il segreto è che l’inverter può controllare ed adattare la velocità in base alle esigenze di temperatura ambiente. Evitando compressore start-up e di fermo fasi, la tecnologia DC Inverter permette al sistema di funzionare in continuo, mentre modula la potenza del compressore in relazione al punto di temperatura impostata della camera.  A differenza di un sistema a velocità fissa di base, che inizia e si ferma ripetutamente, il sistema inverter varia la velocità del compressore, fino al raggiungimento della temperatura desiderata, riducendo così il consumo di energia per il risparmio energetico supplementare.

Principali vantaggi di risparmio energetico del sistema Inverter DC:

  • 30% di risparmio energetico paragonabile a fissare sistemi a velocità
  • La temperatura impostata nella camera sarà raggiunta molto più velocemente
  • Mentre il compressore regola la velocità in base alla capacità necessaria, il sistema funziona molto più tranquillo
  • Livello di temperatura costante mantenuto adattando le prestazioni del compressore secondo il requisito di capacità della camera interna necessaria
  • Performance operativa superiore, come la temperatura Delta (varianza) è molto più bassa (+ / -0.5 ° C) rispetto ad un sistema Fix Speed ​​(+ / -2 ° C).

Impianti di condizionamento centralizzati, protocollo di Kyoto

Impianti di condizionamento centralizzati, protocollo di Kyoto

Gli impianti di condizionamento centralizzati devono seguire le direttive del protocollo di Kyoto. Queste direttive devono essere osservate sia dalle case produttrici di macchine di condizionamento sia dai tecnici installatori. Prima del 1° Gennaio 2013 l’utente poteva scegliere se acquistare un climatizzatore inverter o acquistarne uno on/off. Dal 1° Gennaio 2013, con l’entrata in vigore del protocollo di Kyoto, le case di condizionamento possono vendere entrambi i climatizzatori fino ad esaurimento scorte del condizionatore on/off. Al suo esaurimento, infatti, sono costretti a vendere i climatizzatori inverter. Questo perché i climatizzatori inverter adattano i loro cicli di lavoro in base al carico termico (per il funzionamento leggere l’articolo “Climatizzatore inverter, come scegliere”) risparmiando parecchia energia elettrica. Gli impianti di condizionamento centralizzati sono montanti da esperti tecnici installatori. Anche questi ultimi devono seguire le direttive del protocollo di Kyoto, motivo per cui hanno dovuto conseguire un patentino da frigorista secondo il Regolamento europeo 303/08 che ne attesti le competenze per l’installazione e la capacità di saper fare la manutenzione su tali impianti.

Impianti di condizionamento centralizzati, climatizzazione estiva e invernale.

Dopo una prima abrogazione della legge che prevedeva l’uso indiscriminato di condizionatori on/off o di climatizzatori inverter, è stata varata una seconda legge riguardante gli impianti di condizionamento centralizzati. Questa nuova legge fa parte del protocollo di Kyoto e serve a ridurre la spesa energetica degli edifici, causata dall’uso di impianti di condizionamento non centralizzati, e la conseguente riduzione dell’impatto ambientale a causa dell’inquinamento causato da questi impianti. È risaputo che nei condomini la presenza di impianti di condizionamento centralizzati consente la possibilità di controllare in modo preciso i tempi di accensione e di spegnimento degli impianti e che quest’ultime variano in base alla regione di riferimento. Gli impianti di condizionamento centralizzati per la climatizzazione estiva, invece, non hanno lo stesso obbligo. Questo perché inizialmente questo genere di impianti veniva utilizzato solo negli

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edifici pubblici o commerciali. Adesso, a causa dell’inquinamento atmosferico e delle elevate temperature raggiunte nel periodo estivo, anche molti condomini o abitazioni singole hanno deciso di usare gli impianti di condizionamento centralizzati, ma non vi è ancora nessuna normativa vigente che ne disciplini l’uso.